SERMONI SUBALPINI
(7) Esempio dei tre amici. 
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foglio codice originale 145 (v) - pag. 1
 
 
 ORIGINALE

TRASLAZIONE tale quale

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x           Exemplum de tribus amicis.

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Un eisemple direm d un bon hom qui ot

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tres amis. L un era ric. et l autre era

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ric. mas non era si ric cum era lo premer.

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Lo terz era povre. Or quest bon hom qui a

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via questi trei ami si era gastaldo d un

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alt hom. Or aven que so ser cui bailia

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el tenea s iro cum lui per offensiun qu el li

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avea faita. Si l pris se l mis en preisun.

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Si li demandava gran aver. Cel li

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cria marci qu el donas termen qu el poes

INTERPRETAZIONE italiana

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x           Esempio dei tre amici.

Un esempio diremo d’un buon uomo che aveva

tre amici. L’uno era ricco, e l’altro era

ricco, ma non si’ ricco come era il primo.

Il terzo era povero. Or Questo buon uomo che a-

veva questi tre amici (si) era gastaldo d’un

alto uomo. Or Avvenne che suo sire [in] cui bailia

lo teneva s’iro’ con lui per offesa che egli gli

aveva fatta. (Si) Lo prese [e] se lo mise in prigione.

(Si) Gli domandava grande avere. Questi gli

grida merce’ che gli doni termine [nel] quale egli possa

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foglio codice originale 146 (r) - pag. 2
SERMONI SUBALPINI (7) pag. 2
Esempio dei tre amici.
 ORIGINALE

TRASLAZIONE tale quale

01

aver quest aver. Done li terme per tal con

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vent que si el al terme non aves paia quest

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aver quel serea pendu. Ane a sun pre

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mer ami qui era mult ric. et si li coite

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tut sicum li era avenu. et que il li ahies.

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E quel li responde. Bel ami e no soi aizia

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de doner te nient aora a questa fiaa.

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Mas tant te farai. manger e beivre

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te darai. Zo est ben dist quel mas altre

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chosa m a os. Torne sen si ane al au

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tre so ami qui era mein ric. si li a coi

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ta so desasi. E quel li responde. Zo sa

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pies bel ami mult me pesa de to

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daig. mas e no i son or aisia de do

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ner te nient. Mas e irai cum ti de ci

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ala cort. Vit lo bon hom que no poea

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aver neun aitori si se n torne. e si

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ven al autre so povre ami. si li a

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tut coita. Cel levo sus e si li dis. Bel

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ami dis el no te desconforter que eu

INTERPRETAZIONE italiana

avere questo avere. Donato il termine a tal con-

venuto che se egli al termine non avesse pagato questo

avere quegli sarebbe penduto. Ando’ dal suo pri-

miero amico che era molto ricco, e (si) gli conta

tutto siccome gli era avvenuto, e che egli lo aiuti.

E quegli risponde: Bel amico io non sono aizzato

di donarti niente ora a questa fiata.

Ma intanto ti faro’ mangiare, e bere

ti daro’. Questo e’ bene, disse quello, ma altra

cosa m’e’ osta. Tornatosene (si) ando’ dall’al-

tro suo amico che era meno ricco, (si) gli raccon-

ta il suo disagio. E quello gli risponde: Cio’ sa-

ppi bel amico molto mi pesa, del tuo

disagio, ma io non sono ora aizzato di do-

narti niente. Ma io andro’ con te di qui

alla corte. Visto il buon uomo che non poteva

aver nessun aiutore (si) se ne torna, e (si)

viene all’altro suo povero amico, si’ gli ha

tutto contato. Questi levossi e (si) gli disse. Bel

amico diss’egli non ti sconfortare che io

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foglio codice originale 146 (v) - pag. 3
SERMONI SUBALPINI (7) pag. 3
Esempio dei tre amici.
 ORIGINALE

TRASLAZIONE tale quale

01

t ahierai e del aver e de la persona. Or que

02

significa aquest bon hom qui of quest trei a

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mis. Aquest bon hom si est chascun de

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noi. Car unusquisque christianus postquam

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baptismum accipit villicus efficitur dei.

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et si a tres ami. Quail sun cist trei a

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mi? Lo premer ami qui est ric si est la

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volunta de la carn et l amur et lo de

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leit d aquest sevol. L altre ami si est la

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moiller et li faint. qui lo conduun

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ala cort zo est ala fosa. Lo terz ami qui est

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povre zo sun le almosne qu el a faite

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cum le soe main. E quest ami si est po

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vre. Or per que est apela povre? Car da

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minide non est mia endeignos en soi mem

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bres de recevre la petita almosna si

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cum la grant. segun zo que hom po far.

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Or ven l arma al partir del corp da

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vant lo iugeor zo est deus. si li est ovra

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rendre razun del ben e del mal que a fait.

INTERPRETAZIONE italiana

t’aiutero’ e dell’avere e della persona. Or che

significa questo buon uomo, che ebbe questi tre a-

mici. Questo buon uomo (si) e’ ciascuno di

noi. Perche’ ciascun cristiano dopo che

riceve il battesimo diventa gastaldo di Dio,

e cosi’ ha tre amici. Quali sono questi tre a-

mici? Il primo amico che e’ ricco (si) e’ la

volonta’ della carne e l’amore ed i di-

letti di questo secolo (mondo). L’altro amico (si) e’ la

moglie ed i figli, che lo conducono

alla corte, cioe’ alla fossa. Il terzo amico che e’

povero (cio’) sono le elemosine ch’egli ha fatto

con le sue mani. E quest’amico (si) e’ po-

vero. Ora perche’ e’ appellato povero? Perche Do-

minedio non e’ mica sdegnoso, nei suoi mem-

bri, di ricevere la piccola elemosina sic-

come la grande secondo cio’ che uomo puo’ fare.

Or viene l’anima al partir del corpo da-

vanti il giudice cioe’ Dio, [e] (si) Gli e’ d’uopo

rendere ragione del bene e del male che ha fatto.

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foglio codice originale 147 (r) - pag. 4
SERMONI SUBALPINI (7) pag. 4
Esempio dei tre amici.
 ORIGINALE

TRASLAZIONE tale quale

01

Or requer soi trei amis. Lo premer qui est

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ric no li vol nient aier. mas en la vo

03

lunta li recorde del deleit qu il orent

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ensembla. Or ven al segun ami

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zo est la moiller et li faint. cil ne li fan

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altra ahia. mas conduun lo ala cort.

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zo est a la sepultura venent plorant.

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et soterren lo. et pois l an alo oblia. Lo

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terz ami zo est l almosna qui li vai da

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vant qui li ahia et lo condui davant

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la maiesta deu. Car almosna liberat

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anima a morte. et non patitur ire in te

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nebris inferni. Per zo seignor freres

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amem almosna. zo est lo nostre povre a

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mi. qui nos ahiera enl altre segle davant de.

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E ne nos fiem eil doi fals amis. car il

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nos failliran al grant besoig.

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INTERPRETAZIONE italiana

Or richiede i suoi tre amici. Il primo che e’

ricco non lo vuole per nulla aiutare, ma nella vo-

lutta’ gli ricorda delle delizie ch’egli ottenne

assieme [in] vita). Or Viene al secondo amico

cioe’ la moglie ed i figli, questi non gli fanno

altro aiuto, ma lo conducono alla corte,

cioe’ alla sepoltura vengono piangendo,

e lo sotterrano, e poi l’hanno gia’ obliato. Il

terzo amico cioe’ l’elemosina che gli va da-

vanti che lo aiuta e lo conduce davanti

la maesta’ di Dio. Perche’ l’elemosina libera

l’anima dalla morte e non la lascia finire nelle te-

nebre dell’inferno. Percio’ Signori fratelli,

amiamo l’elemosina cioe’ il nostro povero a-

mico, che ci aiutera’ nell’altro secolo (mondo) davanti Dio.

E non fidiamoci dei due falsi amici, perche’ essi

a noi falliranno al gran bisogno.

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