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ritratti - Tav. 1




Cristoforo Colombo, autentico profilo elaborato al calcolatore dall'autore, partendo dal ritratto che appare nella copia della bolla papale di Alessandro VI, facente parte del codice dei Privilegi. I caratteri somatici coincidono perfettamente con la descrizione che abbiamo di Colombo, sia del figlio Fernando, che di tutti coloro che lo conobbero personalmente, amici e non. Il profilo, di tipo caricaturale, mitiga alcuni caratteri di cui Colombo non andava molto fiero: i capelli bianchi, sin da giovane (trent'anni), il naso aquilino, il viso lungo-ovale. A torto, infatti era universalmente giudicato aitante e di bella presenza, e piaceva al gentil sesso. Innegabile il forte carisma del personaggio, deciso ed avventuroso, di grande volontà e determinazione. Un Colombo tanto reale, inquietante, e scandalosamente anticonvenzionale, che difficilmente può essere accettato da molti. Comunque sia, se pensiamo al rispetto (testimoni) che la sola presenza dell'Ammiraglio incuteva, anche in chi lo vedeva per la prima volta.

 

 

ritratti - Tav. 2




Ritratto di Cristoforo Colombo inserito nel testo figurato del Giovio "Elogia Virorum Bellica", edito postumo nel 1575 a Basilea. Il Giovio non dice che Colombo sia di "vili"origini, solo asserisce esserlo il luogo in cui nacque, nel senso che non era una grande città, ma un paesino ligure, che indica in Albissola, presso Savona. Sebbene il Giovio sia ritenuto generalmente bene informato e degno di fede, in qesto caso si dimostra di fatto molto lacunoso, come vedremo. Per la verità questa incisione non è molto somigliante al famoso ritratto di "Colombo" appartenuto al Giovio, ed ora ammirabile presso Como, nella galleria omonima. Importante è il fatto che il Colombo del ritratto indossi un saio.

 

 

ritratti - Tav. 3

Ritratto coerente di Colombo

Ottenuto mediante elaborazione al calcolatore, assumendo come base le descrizioni coeve di chi lo conobbe, la caricatura della bolla, ed il dipinto del Berreguete (l'unico che risponda in qualche modo ai tratti somatici dell'Ammiraglio). Sappiamo che Colombo aveva la barba rossiccia, e proprio la sua barba destava ammirazione presso gli indigeni (a cui non cresceva). Ma la barba era privilegio dei nobili, quindi i puristi negano che Colombo portasse, di tanto in tanto, l'onor del mento. Il ritratto di cui sopra soddisfa gli scritti e le testimonianze, infatti è del tutto diverso da quello dell'immaginifico comune, a tutti inculcato a scuola.

 

ritratti - Tav. 4


 

IL RITRATTO DELLA BOLLA:

la prima pagina della bolla di Alessando VI, nel codice dei privilegi, riporta il profilo di due visi umani. Quello in basso a destra è senza dubbio di un indio, forse il famoso "Diego Colon", il "fratello cacicco" di Colombo.

La figura in alto a sinistra è particolarmente interessante:

zigomi alti, naso aquilino, viso lungo, occhi di ghiaccio,

cipiglio duro ed austero, sguardo nobile e fiero;

tutti caratteri corrispondenti alle descrizioni coeve dell'Ammiraglio. È raffigurata una persona di mezza età, molto robusta ed aitante, probabili orecchini, perfetta raffigurazione di un temibile corsaro

  "tal che col suo nome spaventava i fanciulli nella culla" (Fernando).

Solo Colombo, oltre che un indio, ha senso in un tale documento, ove appunto il nome di Colombo "dilectum filius Cristofory Colon virum" viene espressamente fatto dal Papa. La bolla è del 1493 , Colombo, 51-56 anni (scritti), alto e robusto incuteva rispetto e piaceva alle donne, era "tinto d'amore" per la Signora Bovadilla della Gomera, sposa del governatore dell'isola, di sangue reale.


 

ritratti - Tav. 5




Incisione di Carlo Lasinio su disegno di S. Soldaini

raffigurante Cristoforo Colombo, secondo le descrizioni coeve, in un improbabile costume tardo cinquecentesco. La stampa porta la data del 1811, antecedente quindi le furiose diatribe sulla questione colombiana, ed il consolidamento della posizione purista: viene detto Genovese, nato a Cogoleto nel 1447, data poco probabile secondo la nostra ricerca. I tratti somatici sono abbastanza credibili e coerenti con le testimonianze. Come si vede la tesi del Colombo morto di fame e vile, e' ancora da venire.

 


 

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