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Pier Costanzo Brio- ASTROLOGIA POSITIVA di CRISTOFORO COLOMBO

Astrologia Cosmografica - Tav. 1

 

Ioachimi Fortii Ringelbergii, 1531

Noto compendio scientifico rinascimentale, prezioso riassunto delle effettive conoscienze dell'epoca.

La sfera recta, la sfera obliqua, la sfera armillare, con eclittica e simboli zoodiacali.

Sono passati circa quarant'anni dall'epoca dell'invenzione di Colombo del viaggio alle Indie occidentali

 

Astrologia Cosmografica - Tav. 2




La sfera Armillare di Tolomeo, dal Ruscelli del 1562: ignorata dai testi latini medioevali, dal momento che era andato del tutto smarrito il senso originale, e riproposta sagacemente, ma con il senno del poi, dal Ruscelli. Fu proprio Colombo a riscoprirne la vera essenza matematica.




IOACHIMI FORTII RINGELBERGII Institutionum Astronomicarum, liber secundum, Lugduni, 1531. Orbita di Venere, sistema geocentrico.


 


Astrologia Cosmografica - Tav. 3



L'ECUMENE TOLEMAICO e le origini al tempo di Colombo: La terra emersa copriva pressapoco una metà del mondo, in un unico blocco di terre, tutte unite, e per questo detto Ecumene. L'altra metà del mondo era coperta dalle acque, l'Oceano. Le isole, i laghi, i mari interni, bene o male, facevano parte dell'ecumene, mentre l'oceano era incontaminato, inoltre, nella parte inferiore, non poteva essere risalito, ed in ogni caso era tanto esteso da non essere attraversabile. Contro queste credenze doveva battersi Colombo, che teorizzava terre cuscinetto, isole od una "appendice asiatica" in mezzo all'oceano, che diceva meno esteso del previsto. L'origine civile era quella tolemaica, ma gli scienziati usavano quella astrologica, delle effemeridi.


Astrologia Cosmografica - Tav. 4




Le eclissi di luna e di sole, descritte

dal frate Felice Passera, nel suo TESORO

degli arcani farmacologici, del 1688.





Astrologia Cosmografica - Tav. 5




Colombo aveva intuito che l'eclisse, essendo visibile da un intero emisfero contemporaneamente, poteva essere utilizzata come sincronismo, ovvero orologio in tempo reale, sfruttando le già esistenti effemeridi astrologiche, per determinare gli sfasamenti orari, e di conseguenza la longitudine. I parametri variabili, propri del punto di osservazione, sono l'altezza della Luna sull'orizzonte, e l'ora locale. Il sistema rappresentato è del 1688, due secoli dopo Colombo. Nel sistema geocentrico si ammetteva che le stelle fossero su di una sfera esterna, tanto da non essere interessate all'eclisse. Ovviamente si partiva dal principio che il Sole illuminasse tutti gli astri.


Astrologia Cosmografica - Tav. 6




Le eclissi di luna erano riportate sulle effemeridi astrologiche del tempo, Colombo stesso asserisce di consultarle, numerosi testimoni confermano il fatto. Le Eclissi sono visibili contemporaneamente in mezzo emisfero, ovviamente alle varie ore solari del luogo, quindi fungono da orologio in tempo reale: il parametro invariante che gli occorreva.


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