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Pier Costanzo Brio- ASTROLOGIA POSITIVA di CRISTOFORO COLOMBO

Attendibilità delle Fonti del '500

Giustiniani Agostino,
Vescovo di Nebbio, nasce in Genova nel 1470, vero nome Pantaleone, e muore in un naufragio nel 1536.
Contemporaneo di Colombo, che non ha mai conosciuto, scrive un Salterio poliglotto del nuovo testamento, e vi inserisce le prime notizie biografiche su Colombo. Questo Salterio fu stampato a sue spese nel 1516, e riporta la tesi della nascita umile di Cristoforo Colombo in Genova, da padre laniero. Ripete le stesse cose in lingua volgare, nei suoi Castigatissimi annali di Genova, del 1537.

Questa tesi è stata ripresa dagli altri autori suoi contemporanei, tale e quale, o con qualche modifica.
Il figlio di Colombo, Fernando, nelle Historie di suo padre, si scaglia con veemenza contro il Giustiniani, reo di aver scritto molte notizie su Colombo, specie sulla sua origine e nascita, senza verifica adeguata. Alcuni affermano che il Giustiniani attinse queste notizie da Antonio Gallo , altri il contrario; sia come sia, la fonte è la medesima, e ce lo conferma il Giustiniani stesso.

Si hanno prove che, alla morte di Colombo, in Genova furono molti a ritenersi, in buona o mala fede, suoi parenti, attratti dalla eredità, ad iniziare dai Colombo lanieri.

Rammentiamo che i Giustiniani vennero nobilitati proprio per aver validamente contribuito alla cacciata dei paleologi Colombo e Teodoro II da Genova, il che e' tutto dire.

L'affidabilità del Giustiniani non è comunque minore, per i fatti non "personali" di quella dei suoi contemporanei, anzi i suoi Castigatissimi Annali di Genova, sono molto ben impostati e chiari, degni di nota.
Se non è tutto oro quello che luccica, vale pure il contrario.


Giovio Paolo,
Vescovo di Nocera, nasce in Como nel 1483, e studia nelle Università di Pavia, e di Padova, dove si laurea in medicina, Clemente VII nel 1528 lo fece vescovo di Nocera. Cercò di essere trasferito al vescovato di Como, ma non gli riuscì mai,  malgrado i suoi favori: parlare bene dei Papi interessati, nelle sue storie.

Questo autore è molto ben considerato dai moderni, e lo è stato anche nel passato, ma “ne' suoi discorsi non vi è troppa precisione, ed almeno in alcuni vi si ravvisa una maniera più brillante che naturale.” (Diz. St.) , ed ancora (Bodin) “non ha voluto dire la verità, quando ha potuto relativamente alle cose successe in Italia, e non ha potuto dirla quando ha voluto, circa gli affari stranieri.”, altra critica sugli storici che si sono fidati di Paolo Giovio, settecentesca (Diz. St. XX,482) “sembra che si fidino troppo del Giovio, autore molto avvezzo a tacere il vero ed a riferire il falso.”

Lo scritto è bello, pare di leggere un bel romanzo, ma, se si ignorano i fatti storici narrati, e le date, non è possibile districarsi senza una bella tavola cronologica accanto. Ovviamente per un esperto che conosce già a menadito i fatti, il discorso cambia: al massimo lavora un tot (dipende dalla sua cultura enciclopediota) per rintracciare la pagina ed il punto voluto.

Malgrado tutto il Giovio è considerato un Autore ben informato, quindi prezioso. Piace ovviamente ai letterati, meno ad altri, basta non credere senza verifica, se possibile.

Nel suo Elogiorum, libro IV, dedica un capitolo a Christophorus Columbus: il libro del Ferdinando non era ancora uscito alle stampe, ed il Giovio raccoglie in parte il pensiero savonese col farlo, non di nascita vile, ma nato in Albissola “aspero ignobilique Arbizolo Liguriae vico iuxta Savonam nasci potuisse”.

Molto interessante è una bella incisione che ritrae Colombo indossante il saio minorita. Sebbene non sia aderente alla descrizione di chi ha conosciuto di persona l'Ammiraglio, risulta più attendibile di molti altri fantastici ed improponibili “ritratti” dello Scopritore.


Macchiavelli Niccolò,
Firenze, 1469-1527, altro contemporaneo di Colombo, notissimo scrittore, un classico, e non a torto: sebbene tipica ancora del '400 la sua narrazione è lucida, alquanto circostanziata e precisa, molto diversa da quella del Giovio.

Le sue Historie sono un prezioso riscontro dei fatti coevi, che ha vissuto Cristoforo Colombo, dal momento che spaziano ben oltre Firenze. Mente scientifica e razionale, di grande affidabilità.


Platina Bartolomeo Sacchi,
nacque il 1421 in Piadena (Platina), tra Cremona e Mantova, da cui prese il nome. Dopo gli studi giovanili, prese il mestiere delle armi, di cui si annoiò. Si applicò quindi alle scienze, e si distinse. In Roma ebbe alcuni riconoscimenti da Pio II, ma cercando di far valere i propri diritti con il successore Paolo II, ottenne solo di essere imprigionato, rilasciato, venne ingiustamente accusato di cospirazione, e rimesso in carcere, quindi torturato. Solo dopo un anno Paolo II, compreso l'errore, promise ricompensa al Platina, ma morì prima, per colpo apoplettico. Sisto IV lo compensò delle sofferenze, e nel 1475 lo fece custode della biblioteca Vaticana.

Ebbe quindi modo di attingere a fonti esclusive e di prima mano nella stesura della sua Storia o Vita de' Pontefici commissionatagli da Sisto IV. Queste storie, uscite la prima volta in latino, incunabulo in folio del 1479, sono state nel tempo più volte cassate e censurate, quindi le prime edizioni sono rarissime.

Gli si rimprovera lo stile poco romanzato (purezza ed eleganza)  ma franco e preciso, senza autocensure (discernimento) da vero storico scientifico, in anticipo sui tempi. Malgrado questo, viene universalmente riconosciuto “che riguardo al  tempo in cui scriveva egli si è alzato assai sopra la comune degli autori suoi contemporanei”. Rimane quindi un autore guida.

Muore di peste nel 1481, prima dell'impresa di Colombo. Il libro riporta importanti notizie dei tempi più oscuri del Navigatore. La sua affidabilità, piaccia o meno, è massima.


Claudio Tolomeo,
Per moltissimi anni ancora, dopo la scoperta di Colombo, Tolomeo continuò ad essere il riferimento dei geografi; quindi si pubblicarono Geografie di Tolomeo, sebbene completate delle terre via via scoperte. L'edizione italiana del Ruscelli del 1561, è un classico, ma purtroppo non tutte le copie venivano corredate delle 64 tavole, 27 antiche più 37 “moderne”; quindi ho affiancato a questo un secondo testo, in latino, sempre attribuito al Ruscelli, riportante però soltanto il nome del matematico Moleto, che risulta completo di tutte le interessantissime carte.

Il nuovo mondo compare, assai ben delineato, nella tavola del globo, nella carta marinara, e nelle ultime sei tavole. L'America risulta ancora una appendice asiatica, cosa in definitiva non lontana dal vero, visto che solo lo stretto di Bering, spesso ghiacciato quindi transitabile a piedi, separa i due continenti. Il testo italiano è completato con le “Espositioni et introduttioni universali, sopra tutta la geografia di Tolomeo” del Ruscelli, ed il “Discorso universale” di M. Giuseppe Moleto, matematico.

Inutile insistere sulla importanza di questi testi, che descrivono compiutamente teoria e metodi di Tolomeo, e di Marino.


Ioachimi Fortii Ringel,
è molto interessante quale trattato universale, condensato, del sapere scientifico del primo cinquecento.


Fernando Colombo,
nasce il 1488 a Cordoba, secondo figlio di Colombo, si dice nato fuori dal matrimonio, ma in ogni caso legittimo (Scritti).

La madre era Beatrice Enriquez de Arana, ed il nome, ed i parenti stessi, non paiono affatto plebei, ma piuttosto aristocratici, borghesi benestanti, alquanto istruiti, in ottimi rapporti con Colombo.


L'affidabilità di questi autori è fuori discussione ed assoluta, quali testi originali, autentici e coevi.
Il cinquecento è l'epoca degli scrittori quasi contemporanei di Colombo, dei quali alcuni lo hanno addirittura conosciuto personalmente; quindi, salvo alcuni fogli e pergamene del '400, sono i documenti a cui tutti, in ultima analisi si riferiscono, puristi vari compresi, volenti o nolenti.
Sono dunque le Fonti Prime, dopo gli Scritti , e per viziose che possano essere, le più attendibili, dopo attenta ed imparziale lettura comparata, con gli scritti, o fra di loro stesse, beninteso.
Appena uscite dal medio evo, le lingue nazionali sono giovani, la cultura riservata a pochi eletti, nobili od ecclesiastici, il parlare, negli scritti, risulta enfatico ed approssimato, abbondano i manierismi, i riferimenti classici.
Non esisteva un solo sistema di datazione universale, quindi venivano spesso forniti preziosi riferimenti a fatti noti, si univa alle date le indizioni ed il nome dei regnanti.

 

 

Attendibilità delle Fonti del '600

 

L'albero cronologico dei Re di Francia del Mezeray , è utile come testo di verifica comparativa, degli avvenimenti coevi di Colombo. Sono tre grossi tomi, con interessanti notizie: si rammenti che all'epoca di Colombo, Genova era stata per qualche tempo sotto i Francesi. Di Colombo, come persona, dice che era un Grande Capitano di Marina, genovese di nazione,  quando maturò la sua grande Idea, partendo da testimonianze di alcuni naufraghi.
Questa opera è ritenuta molto affidabile, e riporta anche fatti non propriamente cristallini, ovvero dimostra una discreta libertà di espressione da parte dell'autore.
Ne consegue una attendibilità assai elevata.


I Compendi Historici di Alfonso Loschi sono una raccolta di tutti gli alberi genealogici, con biografia, delle famiglie reali dell'epoca. Sono un prezioso riferimento di riscontro.
Questo testo è ritenuto di attendibilità molto buona.


Il NUOVO TESORO degli Arcani farmacologici, del Passera , rappresenta una vera miniera di informazioni astronomico-astrologiche secondo le convinzioni più moderne dell'epoca, circa due secoli dopo-Colombo, molto utili per la nostra ricerca.
La produzione di libri stampati, nel '600, risulta già molto elevata, il linguaggio è simile a quello del secolo precedente, quindi le ristampe di opere del '500, in questo secolo, sono molto accurate, direi identiche, salvo sempre, eventuali punti ritenuti, a torto od a ragione, eretici e riformisti.


Gli autori secenteschi sono condizionati dall'inquisizione e dal Signore loro protettore: se il protettore era molto potente, per notizie che non lo riguardavano direttamente, i condizionamenti potevano essere ancora minori di quelli odierni.
Quindi, se non vi sono espresse opinioni religiose, la attendibilità degli autori del '600 risulta sorprendentemente elevata.
Mi rendo conto che questa affermazione possa suonare oltremodo sgradita a certe orecchie.
A comprova di questa mia esperienza, frutto di osservazione pura e semplice, riporto un fatto incontestabile e verificabile, inerente le Fonti da me citate; tralasciando altre prove, ben maggiori, che ci porterebbero troppo lontani dal nostro oggetto.
Nelle Fonti del cinquecento ho citato il Platina e le sue Vite dei Pontefici, ebbene la citata edizione del 1663, dello stesso libro, risulta di diverso formato, illustrata ed accresciuta (il Platina era morto da un pezzo) fino ad Alessandro VII, regnante.
Il Platina scrisse le Vite su commissione di Sisto IV, e notoriamente inserì fra i Papi una donna, chiamandola Giovanni VIII (Papa 105).
Questo fatto, dal 1550 circa in poi, fu sempre sin troppo categoricamente e ferocemente negato dai cattolici, per ovvii motivi.
Fu detta invenzione dei protestanti (?), sebbene i protestanti non esistessero ancora all'epoca dei fatti, e neppure all'epoca delle prime pubblicazioni del fatto.
Comunque sia, il Platina non fu ancora censurato, e neppure fu censurata una particolare versione, da lui riportata molto esplicitamente, sull'uso della Sedia Stercoraria, ecco la versione cinquecentesca:

“et per schifare quell'errore, mentre che primamente egli è posto nella sede di Pietro, à quello effetto perforata, che l'ultimo Diacono li tocca i membri genitali.”

Il tutto ovviamente a scopo di verificare per certo il sesso del successore di Pietro.
Incredibilmente, nella edizione del '600 viene riportato per intero tutto il testo originale del Platina, con lievi ritocchi:

“e che per non cadere nel medesimo errore, ogni volta, che si crea il Pontefice, si fà sedere in una seggia aperta di sotto, perche l'ultimo Diacono toccandolo veda, che egli sia maschio.”

salvo l'aggiunta di una poderosa smentita critica, di ben tre pagine in carattere minutissimo, ma  ben separata dal testo originale, e preceduta dalla scritta ANNOTAZIONE.
Inoltre come titolo, compare Giovanni Femina, e non più Giovanni ottavo (la numerazione dei papi venne modificata). Manca, ovviamente il ritratto, aggiunto postumo per gli altri pontefici.

 


 

Attendibilità delle Fonti del '700

 

Tralascio il commento degli Annali del Muratori,  a cui bene o male, tutti gli autori posteriori hanno attinto, citandoli o meno.

Molto interessante il corposo Nuovo Dizionario Istorico, in 28 tomi, di una non meglio identificata Società di Letterati  sulla settima edizione Francese del 1789, per la prima volta tradotto in Italiano. Si tratta di una bella biografia “Di tutti gli UOMINI, che si sono renduti celebri per talenti, virtù, sceleratezze, errori &c.”, preziosa fonte di informazioni.

Dice di Cristoforo Colombo : “nato circa il 1440, è soggetto a diverse contese.... natìo di Cucaro nel Monferrato..... della villa di Pradello nella valle di Nura sul Piacentino..... Genovese...... famiglia originaria di Pradello... ma poi Domenico si stabilisse nel Genovesato..... Savona, o in Nervi, o in Cogureto...... I sig. Francesi..... il dicono di nascita vile..... figliol di uno scardassiere di lana; ma secondo le prove, portate dal Casoni ne' suoi Annali di Genova, venuti in luce nel 1706, sembra che i Colombi fossero buoni cittadini di Genova, dove facevano lavorar del suo, e negoziavano in robe di lana, il che ivi non deroga dalla nobiltà.”. Infatti chi fa lavorar del suo non è “meccanico”.
Più oltre: “ebbe la sorte di piacere ad una giovane dama dell'illustre casa Mugniz Perestrello, che sposò, e di cui ebbe Diego suo primogenito; e mancategli questa in brieve, prese a seconda moglie Beatrice Enriquez, pure di nobile famiglia, da cui naquegli Ferdinando, che poi fu scrittore della di lui Vita.”.

Ed ancora: “Le armi da esso monarca date al Colombo, consistevano in un mare d'argento ed azzurro, fiancheggiato da tre isole d'oro, e che aveva per cimiero un globo.”.

Si noti come il linguaggio rispecchi ancora l'antico, il testo è antecedente la rivoluzione, certi concetti sono ancora radicati, quindi vile equivale a plebeo, buono è il nobile, armi è l'insieme di figure dello stemma araldico. Circa il figlio di Colombo, D. Ferdinando: “abbracciò lo stato ecclesiastico, e formò una ricca biblioteca..... la Colombina. Scrisse la Vita di suo padre verso l'anno 1530, di cui si ha una versione dallo spagnuolo in italiano, Venezia 1571 in 12, oltre la francese (in Parigi nel 1681)..”.

Il famoso, ed apprezzato Moreri incorre in più di una inesattezza, nel merito di Colombo, e si nota come il tarlo delle “umili origini”, guarda caso addebitate al Giustiniani, abbia ben lavorato. Il nobile matrimonio con Donna Felipa è ignorato, ed i due figli sono quindi, secondo questo autore, entrambi generati da Beatrice Enriquez, non più de Arana, ma vile. Veramente grossa, e quasi incredibile cantonata in una sempre pregevole opera.

Lascio al lettore giudicare il grado di attendibilità di queste fonti, in ogni caso preziose quali opere di cuscinetto fra il pensiero aristocratico e quello post rivoluzione.

Alla prova dei fatti,  la critica storica non risulta esclusivo appannaggio dei nostri contemporanei. Se un appunto occorre fare agli autori di questa epoca è la ancora forte censura ecclesiastica, e la forte presunzione nei confronti dei secoli passati.

 

Attendibilità delle Fonti dell '800

L'800 risente pesantemente della influenza romantica, ma non mancano buoni autori non meno “scientifici” degli attuali.

La vicina rivoluzione francese non ha ancora del tutto cancellato dalla memoria certi vecchi concetti, e questo permette un ultimo barlume di compenetrazione nell'intimo dei testi antichi, a tutto vantaggio del critico.

 Il numero impressionante di autori è giustificato dalla nascita delle tesi puriste, quindi della vera questione colombiana: specialmente nella seconda metà del secolo.

Lo spirito romantico e post-rivoluzionario agevola la tesi di una origine umile, se non umilissima di Colombo, della sua povertà, della sua poca istruzione.

Scompare ogni traccia di un "abominevole" passato di corsaro, o genericamente militare.

Contrariamente al presupposto comune, gli autori di questo secolo, sedicenti rigorosi, chiari e scientifici, non sono di grande affidabilità, anzi.....

 

 

Attendibilità delle Fonti Moderne

 

Iniziamo con il modernissimo testo della Clio Alessandri che afferma nella introduzione “Lasciamoci guidare dal figlio Fernando e attingiamo notizie dalle sue Historie”: infatti, già dalla prima pagina di testo (pag. 7 del libro) l'autrice si discosta nettamente, o meglio capovolge, il senso stesso delle Historie, il libro-guida liberamente scelto e proclamato tale. In particolare  viene sovvertito il senso del testo originale sulla patria di Cristoforo nelle prime sei righe, poi nella settima riga si legge la perentoria dichiarazione “Gli avi non furono nobili. .... né Don Ferdinando si presta al gioco di inventarne.”. Esattamente il contrario: Don Fernando impiega un intero capitolo a dimostrare, anche per assurdo, l'indiscussa ed aristocratica nobiltà, al massimo non famosa, dei suoi predecessori. 

Nella penultima riga di questa prima pagina di testo, La Clio riporta, ingenuamente una frase esatta del Fernando “I genitori, Buoni e Virtuosi,” senza sapere di smentire quello che poco sopra aveva dichiarato: nel '400 Buoni e Virtuosi stava per Aristocratici e Nobili; indipendentemente dal suo personale coraggio, vile era il plebeo, e meccanico colui che esercitava arte manuale; quindi molto offensiva era la qualificazione di vil meccanico (duello assicurato); se il plebeo era un leone, rimaneva vile per definizione, se il nobile era codardo ed assassino, rimaneva virtuoso per definizione.

Don Giovanni II, il GIUSTO, assassinò personalmente, con pugnale, un suo rivale. Don Giovanni era molto nobile, di stirpe reale. Nella pagina seguente del suo libro candidamente afferma, quasi con stupore, che il figlio di Cristoforo “tutto accetta di lui e della sua oscura giovinezza tranne il saperlo « meccanico »”  (voglio ben credere!), ed a margine cita il Monsignor Agostino Giustiniani, guarda caso genovese, che non ha mai conosciuto l'Ammiraglio, ma che lo vuole  appunto di vile origine e meccanico.

Naturalmente Don Fernando si scagliò con veemenza contro il detto Giustiniani, lo tacciò di FALSO istorico, lamentando dodici errori grossolani, che chiama bugie, in cui incorse il Giustiniani stesso nel suo Salterio poliglotto.

Alcuni anni dopo lo stesso Giustiniani fa ricadere la responsabilità delle sue affermazioni su Antonio Gallo.


 

Claudio Asciuti. Sulla copertina l'autore citato è il solo Fernando Colombo, il nome di Claudio Asciuti compare unicamente a firma della introduzione, non firma il testo, che viene gabellato per originale, non firma la critica e neppure l'appendice (che in effetti non è sua). Il testo non corrisponde a quello di Don Fernando, ma giustifica (sic) la Clio Alessandri, che pare si sia ispirata ad una analoga versione “moderna”, come quella di Asciuti,  piuttosto che alla originale coeva. Detto in parole povere, il testo dell'Asciuti risulta, non solo apocrifo, ma un plagio.

Il Testo plagiato, critiche comprese, è quello di:

Rinaldo Caddeo, Le Historie.... Milano 1930, edizioni Alpes.

Ovviamente, per quanto riguarda il testo, che dovrebbe essere del Fernando, tradotto dall'Ulloa, l'Asciuti cerca di riportarlo paro paro, dal Caddeo, ma non sempre ci riesce. L'Asciuti non riporta tutte le note ed appendici del Caddeo: a volte sunteggia, a volte compie approssimazioni più o meno volontarie.
Nelle note bibliografiche del libro di Asciuti, non viene citato neppure uno, dico un solo documento o testo originale per le Historie! Incredibile, ma vero: alla faccia del metodo critico scientifico e della verifica diretta, tutte le fonti citate da questo autore moderno sono, non di seconda, ma di ennesima mano! La fonte meno recente è del 1871. Il plagio ai danni del Caddeo, nella appendice è spudorato : viene copiato tutto, il titolo ed il testo, parola per parola, tanto per far prima. Cambia solo la numerazione.


Il Caddeo?  Se non altro si era informato. Scherzi a parte, il Caddeo è senza dubbio un professionista, cui mi inchino, ma è talmente di parte che non ha dubbi, e chi non ha dubbi non ricerca la verità, ma solo la prova alle sue convinzioni.

La certezza (teoria degli errori) può avere un valore altissimo, ma non è MAI del 100%, è risaputo, suppongo.


 

John H. Parry è professore di storia oceanica e commerciale presso la prestigiosa Università di Harvard.
Cito paro paro alcune affermazioni di questo autorevole cattedratico, tratte dal suo libro “La conquista del mare”:

“Se fosse stato un principe, invece che il figlio di un tessitore genovese, la sua convinzione sarebbe stata probabilmente confermata da un oroscopo ufficiale,”

Bella!

“Non sappiamo dunque esattamente che cosa Colombo sperasse di trovare ed è probabile che non lo sapesse neanche lui.”

Bellissima!

“Imparò molto, naturalmente, durante il viaggio”

Ma certamente! Chi lo dubita?

“Colombo aveva un sesto senso, una rosa dei venti nella testa”

Sublime! Il Colombo viaggiatore!

“Faceva degli approdi di una sorprendente accuratezza, troppo spesso perchè si potessero attribuire solo alla fortuna; una volta che era stato in un posto, era sempre in grado di ritornarvi.”

Ma poco prima affermava, in evidente stato di confusione mentale:

“Dal punto di vista tecnico Colombo, anche se aveva qualche cognizione di navigazione prima di salpare da Palos, era probabilmente meno qualificato di alcuni dei suoi ufficiali.”

Contraddizioni a parte, il dottissimo autore ignora che Colombo stesso si dice in possesso di un metodo matematico ed astronomico per calcolare il punto, senza triangolazioni e senza far uso di bussola e relativa rosa dei venti; pecca quindi il cattedratico di ignoranza, quando afferma categoricamente:

“Sapeva molto poco di navigazione astronomica;”

Ed insiste diabolicamente nell'errore

“nulla, a quanto pare, del nuovo metodo portoghese per misurare la latitudine con l'altezza del sole.”

Infatti Colombo misurò personalmente, con un famoso astronomo, l'altezza del sole alla Mina, proprio utilizzando il nuovo metodo portoghese assai prima della scoperta.

 

Nel mese di gennaio 1992, come numero speciale 407, l'autorevole rivista specializzata Historia, fondata da Cino del Duca, esce con il titolo Scoperta dell'America.

A pagina 10 si legge:
1451  data di nascita di Cristoforo tra il 26/8 ed il 31/10
1474  Colombo è a Chios durante uno dei suoi primi viaggi
1476  Colombo naufraga in Portogallo
1479  è a Genova, và a Madera, sposa Felipa, una bastarda , (era di sangue reale)
1479  si trasferisce a Porto Santo isola.

A pagina 52 cita:
 1479, Colombo sposò Dona Felipa Perestrello y Moniz, rampolla  di una delle più nobili famiglie del Portogallo. La donna era figlia di Bartolomeo Perestrello, capitano ereditario di Porto Santo....
1480 i coniugi Colombo si trasferiscono a Porto Santo dove il fratello di Dona Felipa era governatore.”

Ma Felipa non era una povera bastarda, come detto a pag. 10?

A pagina 56 lettera di Toscanelli:
1474, in Lisbona,

Ma Colombo non doveva essere ancora a Chios?

A pagina 28 si legge:
1501 ove Colombo dichiara essere oltre 40 anni che naviga (come sopra visto), quindi
1460, inizia a navigare.

Inizia a navigare a 9 anni? Con o senza balia?
Non doveva iniziare nel 1474?

La stessa rivista di dotti si contraddice in modo evidente e grossolano.

Lascio al lettore la conclusione di quale sia il grado di rigorosa (non) serietà ed attendibilità delle fonti moderne, partorite da parte degli autori critici  nati dopo la seconda  metà '800.

 

I Puristi

Nel tentativo spasmodico di dimostrare, in modo assoluto, la patria Genovese di Cristoforo e dei suoi avi, si finisce di dare motivo ai detrattori.

Dubitando della sincerità di Cristoforo (e del figlio Fernando), si rischia di far dubitare anche della sua sicura nazionalità italiana.

Insistendo caparbiamente sulle origini vilissime (pensiero e linguaggio dell'epoca) e negando le armi (insegne araldiche) alla famiglia di Colombo, solo per avvalorare una tesi, si rischia di provare il contrario, o cadere nel ridicolo.

Dal primo '900 in poi, quasi che le ipotesi maturino nel tempo, come il vino, tanto da divenire assiomi, si vuole sciorinare con certezza addirittura il nome di tutti gli avi dell'Ammiraglio.

Plaudo alla ricerca che ha permesso il ritrovamento degli atti notarili e documenti, addotti a motivazione delle ipotesi di questo secolo.

Malgrado tutta la mia stima in queste persone, debbo seriamente constatare che le loro ricerche sono state effettuate mezzo millennio dopo gli avvenimenti in oggetto.

Non posso dimenticare che, nessuno, nemmeno i figli, ed in particolare il Fernando trovarono traccia di parenti, effettuando ricerche, anche personali, e sopratutto coeve!

Qualsiasi documento oggi rintracciato, deve soddisfare gli unici dati certamente attinenti la persona dell'Ammiraglio: i suoi stessi Scritti. In subordine deve soddisfare le testimonianze, degli scritti e testi coevi, di coloro che sicuramente conobbero l'Ammiraglio di persona.

In caso contrario uno qualsiasi dei numerosi Cristoforo Colombo, de Columbo, de Colombis, ecc. , che abbondano in tutte le tesi, potrebbe essere identificato l'Ammiraglio.

Solo gli scritti garantiscono , per certa, la italianità dell'Ammiraglio del mare oceano; inoltre la testimoniano suo figlio Fernando, gli amici personali Las Casas e Michele da Cuneo, sebbene quest'ultimo lo dica pure di Savona.
Ma gli scritti testimoniano anche altro, che a molti puristi non piace: Colombo era un Nobile Corsaro, ovvero non era un plebeo, non era povero, non era ignorante,  non morì povero e solo.

 

 

BIBLIOGRAFIA

Codici, Incunabuli, Coevi

 

S. Jeronimi presbiteri in evangelui   manoscritto Gotico, in latino, del nuovo Testamento, secolo XIV, con note secolo XV e XVI.
Codice autentico.

Lionardo Aretino   Historia del Popolo Fiorentino composta in latino Et tradocta in lingua thoscana da Donato Acciaiuoli adi .xvii. dagosto .M.cccclxxiii. Impresso in Firenze per Bartholomeo.p.Fiorentino: Nellanno del .M.CCCCLXXXXII. Adi V di Giugno. LAVS IMMORTALI DEO. Incunabulo autentico, 1492.

Antonini archiepiscopi florentini Historialium seu Cronice domini, in Duremberga, Anno incarnate deitatis .M.cccclxxxiiii. die ultima July per Antonius koberger civem Durembergensem. Ad laudem summi opificis gloriosissime que semper virginis Marie gerule giesuchristi. Deo gratias.
Incunabulo autentico, 1484.

IOACHIMI Fortii Ringel    bergij Andoverpiani opera, Apud Gryphium, Lugduni, anno 1531.

Agostino Giustiniano Genoese , Vescovo di Nebio  Castigatissimi ANNALI, della Eccelsa & Illustrissima Repubbli. di Genoa. Opera certamente molto laudevole, a Studiosi assai comoda, & communemente a tutti utilissima. Genoa, con diligencia, & opera del nobile Laurentio Lomellino sorba, stampati in detta citta Lanno dell'incarnatione del nostro Signore .M.D.XXXVII. per Antonio Bellono Taurinense, a di 18 de Mazzo, 1537.

Fernando Colombo   Historie nelle quali s'ha particolare, & vera relatione della vita , & de' fatti dell'Ammiraglio D. Christoforo Colombo, suo padre, Nuovamente di lingua Spagnuola tradotte nell'Italiano dal S. Alfonso Ulloa, in Venetia, appresso Francesco de' Franceschi Sanese, 1571.

Tesauro Emanuele (?) Scrutinio Astrologico dell'anno 1688  manoscritto unico sopra la real casa di Sassonia,  datato 1688.

Anonimo Gentiluomo Trattati Militari , manoscritto unico di misure, geometria, con numerosi disegni  di strumenti, armi antiche e tavole di fortificazioni e tattica, datato 1685.

Laurino Gennaro Angelicus Doctor Thomas Aquinati, codice manoscritto autentico con tavole, inedito iniziato il 12 aprile 1712 e terminato nel 1716.

Lettera di Cristoforo Colombo, datata 3 maggio 1494, impressa coeva in Parigi , riprodotta in 100 copie con il metodo Carlevaris, copia numero 94, in Torino presso la Litografia Doyen, per Vincenzo Promis, nel 1873.

Cristoforo Colombo  Codice dei Privilegi con tre lettere autografe, ed altri documenti, RIPRODOTTI IN FOTOTIPIA, Genova,F.lli Armanino, 1893, i documenti riprodotti sono coevi.

Bartolomeo da Las Casas  Oeuvres , Mémoire, a cura di J. LLorente, Alexis Eymery, 1822, Bruxelles, lo scritto riportato è coevo.

Bartolomeo da Las Casas  Brevissima relazione della distruzione delle Indie , a cura di Paolo Collo, Edizioni Cultura della Pace, 1991, S. Domenico di Fiesole (FI), lo scritto riportato è coevo.

Città di Genova  Colombo Documenti & Prove della sua appartenenza a Genova, Arti Grafiche, Bergamo, 1931, con RIPRODUZIONE FOTOLITOGRAFICA di scritti e documenti coevi.

Cristoforo Colombo  Gli Scritti , a cura di Consuelo Varela, Paolo Collo, Einaudi editore, 1992, gli scritti riportati sono coevi.

Gonzalo Fernandez de Oviedo    Sommario della storia naturale delle Indie, a cura e traduzione di Silvia Giletti Benso, Sellerio editore, Palermo, 1992, lo scritto riportato è coevo.

Claudii Ptolomaei  Cosmographia , Tavole della Geografia di Tolomeo,   Tavole del codice miniato VF. 32 del  '400 di Jacopo Angelo Fiorentino.
Copia anastatica Stella Polare Editrice, Torriana (FO), 1990.

Dante Alleghieri di Firenze ,  Comedia, Nel mille quatro cento septe et due nel quarto mese adi cinque et sei questa opera gentile impressa fue Io maestro Iohanni Numeister opera dei alla decta impressione et meco fue Elfulginato Euangelista mei:. 1472
Copia anastatica dell'incunabulo, esemplare numero 254, officine della Campi Grafica - Foligno, dicembre 1972.

 

Cinquecentine:

Platina Bartolomeo   delle Vite de' Pontefici , tradotto di latino in lingua volgare, & nuovamente ristampato, & tutto ricorretto, & ampliato. Nelle quali si descrivono le vite di tutti i Pontefici, & sommariamente tutte le guerre, & altre cose notabili fatte nel mondo da Cristo infino al dì d'oggi. In Vinegia,  per Giovan  Maria Bonelli, 1552

Marco Guazzo    Cronica del Mondo, in Venetia appresso Francesco Bindoni, l'anno 1553

Nicolò Machiavelli  Historie di, cittadino et secretario Fiorentino. Al Santiss. et Beatiss. Padre Signore Nostro CLEMENTE VII. Pont. Mass. Nuovamente corrette & con somma diligenza ristampate, in Vinegia, per Domenico Giglio , 1554.

Lionardo Aretino   La Historia Universale de suoi tempi, nella qual si contengono tutte le guerre fatte tra principi in Italia, & spetialmente da Fiorentini in diversi tempi, fino all'Anno  MDLX,  per Francesco Sansovino, in Venetia, 1561.

Pavli Iovii Novocomensis Episcopi Nucerini   Elogia Virorum bellica virtute illustrium, Septem libris iam olim ab Authore comprehensa, Et nuc ex eiusdem MVSAEO ad viuum expressis Imaginibus exornata. Petri Pernae Typographi, BASIL. 1575, (edito postumo).
Paolo Giovio  dell'Istorie del suo tempo , tradotta per Lodovico Domenichi, Venezia, appresso Gian Maria Bonelli, 1560.
Paolo Giovio  Le Vite di 19 huomini Illustri, raccolte & ordinate, Venezia, presso Gian M. Bonelli, 1561

Girolamo Ruscelli ed M. Gioseppe Moleto Matematico ,  La Geografia di Claudio Tolomeo Alessandrino, Nuovamente tradotta di Greco in Italiano (da Girolamo Ruscelli) Con Espositioni del medesimo, particolari di luogo in luogo, & universali sopra tutto il libro, et sopra tutta la Geografia, ò modo di far la descrittione di tutto il mondo. Aggiuntovi un pieno discorso di M. Gioseppe Moleto Matematico. Nel quale si dichiarano tutti i termini & le regole appartenenti alla Geografia. In VENETIA, appresso Vincenzo Valgrifi, 1561.

Cl. Ptolemaei Alexandrini olim Bilibaldo Pirckhemherio translata.. a Iosepho Moletio Mathematico.  Geographia, con 64 carte geografiche, 27 del vecchio e 37 del nuovo mondo. Al Cardinale Aloysio Cornelio. Olim a Bilibaldo Pirkeimherio translata, at nunc multis codicibus graecis collata, pluribusque in locis ad pristinam veritatem redacta, VENETIIS, Apud Vincentium Valgrisium, 1562.

Agostino Ferentilli    Discorso Universale, Nel quale discorrendosi per le sei età.... dal principio del mondo, fino all'anno MDLXIX, in Vinetia appresso Gabriel Giolito di Ferrarii, 1572.

Vescovo di Bagnarea (Locati Umberto)   Italia Travagliata nuovamente posta in luce, nella qual si contengono tutte le Guerre, Sedizioni, Pestilenze, & altri travagli, Liquali nell'Italia sono stati dalla venuta d'Enea Troiano in quella, insina alli nostri temi: da diversi Authori raccolti. Per il Reverendis.mo Monsig.or Vescovo di Bagnarea: in Venetia, Apresso Daniel Zanetti, & Compagni, 1576

Hubertum Goltzium   Thesaurus rei antiquarie, Antuerpiae, ex officina Christophori Plantini, Architypographi Regij, 1579.

Lorenzo d'Anania  L'Universale FABRICA del MONDO , overo COSMOGRAFIA dell'Ecc. Gio. Lorenzo d'Anania, Divisa in quattro trattati: Ne' quali distintamente si misura il Cielo e la Terra, & si descrivono particolarmente le Provincie..... In Venetia, Presso il Muschio. 1582

Filippo di Comines   delle Memorie, Cavaliero, & Signore d'Argentone, intorno alle principali attioni di Ludovico Undicesimo, e di Carlo ottavo suo figliolo, amendue Re di Francia. Tradotte dal Mag.co Lorenzo Conti, in Genova, appresso gli heredi di Gier. Bartoli, 1594


 

Fonti del Seicento:
 

Agostino Mascardi  dell'ARTE HISTORICA, Estratti dal Sig. Girolamo Marcucci. in Roma, appresso Giacomo Faccinotti, 1636.

Boninsegni Domenico  Storie della Città di Firenze, in Fiorenza, nella Stamperia de' Landini, 1637.

Nicolò Causino (della compagnia di Giesu)  EFFEMERIDE ASTROLOGICA ET HISTORICA, per Carlo Zenero, in Bologna, 1652.

JoannisSchefferi   de Militia Navali Hystoriam Graecam Latinamque utiles.  UBSALIAE, Excudebat Johannes Janssonius, 1654.

Platina  Le vite dei Pontefici, Accresciute ...., presso Francesco Ginammi, in Venezia, 1663.

De Mezeray  Arbrege Cronologique extrait de l'Histoire de France, a Paris, chez Thomas Iolly, 1667.

Alfonso Loschi  Compendi Historici , in Bologna, per Giacomo Monti, 1676.

Thesauro Emanuele  Historia dell'Augusta città di Torino, consacrata a MADAMA Reale, in Torino, per Bartolomeo Zappata, 1679.

Felice Passera (frate capuccino)  Il nuovo TESORO degli ARCANI farmacologici, Appresso Giovanni Parè, all'insegna della fortuna, in Venetia, 1688.

 


Fonti del Settecento:


Fernando Colombo   Historie dell'Ammiraglio Cristoforo, suo padre, tradotte dall'Ulloa, Venezia, 1728.

M. Sauveur    Calendrier perpetuel,   contenant les années Grégoriennes & Juliennes, a Paris, Jean Barbou, J. Bullot, 1735.

Moreri Louis   Le Grand Dictionnaire Historique . Chez Pierre - Augustin Le Mercier, à Saint Ambroise, Paris, 1732.

Salmon   Del regno di Portogallo . lo stato presente di tutti i paesi del mondo, presso Giambattista Albrizzi, Venezia, 1745.

Salmon   Del regno di Spagna . lo stato presente di tutti i paesi del mondo, presso Giambattista Albrizzi, Venezia, 1745.

Lodovico Antonio Muratori    Annali d'Italia , in Milano, per  Giambattista Pasquali, 1753. Idem, in Lucca, per Vincenzo Giuntini, 1762.

Anonimo  Breviario Istorico, Dalla Creazione del Mondo fino all'Esaltazione al Sommo Pontificato di Clemente XIII, in Lugano,  1758

Antonio Contin   DIZIONARIO dell'ERESIE , presso Gian Francesco Garbo, in Venezia,  1771.

Fleury Claudio   Storia Ecclesiastica (27 tomi) tradotta da Gasparo Gozzi, nella stamperia di Agostino Olzati, in Genova,  1772.

Plenck Gioseffo Jacopo    De' Morbi Venerei Dottrina.  Appresso Francesco di Niccolò Pezzana, in Venezia,  1785.

Società di Letterati  Nuovo Dizionario Istorico , Napoli per Michele Morelli, 1791, tradotto da edizione francese del 1789

Galeani Napione   Discorso intorno alla Storia del Piemonte. presso i librai Gaetano Balbino, e Francesco Prato in Doragrossa, Torino, 1791.

 

 

Fonti dell' Ottocento:

 

Galeani Napione   Discorso intorno .... della Patria di Cristoforo Colombo , coi tipi Allianei, Torino, 1824.

Carlo Denina  delle Rivoluzioni d'Italia , (tomo settimo), presso G. Pomba, in Torino, 1829.

Pietro Datta  Lezioni di PALEOGRAFIA e di Critica Diplomatica, coi tipi di Giuseppe Pomba, Torino, 1834.

Felice Isnardi   Sulla Patria propriamente detta di Cristoforo Colombo , Dissertazione di, Pinerolo, Coi tipi Paolo Ghighetti, 1838.

Felice Isnardi   Nuovi documenti originali .... la Patria di Cristoforo Colombo, Genova, tip. di Gius. Frugoni, 1840.

Cesare Cantu' Enciclopedia Storica, Storia Universale , G. Pomba e C. editori in Torino, 1838-39. Idem, edizione aggiornata, 1844

Vincenzo Serra Cristoforo Colombo..., Genova, tipografia de' fratelli Pagano, 1841.

P. Pacifico Pirrorni  Ottavo Congresso (un Amatore) Cristoforo Colombo aiutato dai Minoriti...., Tip. Como, Genova, 1846.

Vincenzo De-Conti  Cenni Biografici sul Grande Ammiraglio Cristoforo Colombo, presso Luigi Capriolo, Alessandria, 1846.

Vincenzo De-Conti  Dissertazione sul Grande Ammiraglio Cristoforo Colombo,  presso Luigi Capriolo, Alessandria, 1847.

Roselly De Lorgue  Cristoforo Colombo Storia, Milano, presso Volpato e comp. Editori, 1857.

Cesare Cantu' Storia degli Italiani , Unione Tip. Edit. in Torino, 1858.

Gerolamo Boccardo  FISICA DEL GLOBO , coi tipi del R. I. DE' SORDO-MUTI, Genova, 1868.

Louis Gregoire  Dictionnaire Encyclopèdique d'Histoire, de biographie etc., Garnier frères, Paris, 1871.

Lemoyne G.B.   Cristoforo Colombo , Tip. dell'oratorio di S. Franc. di Sales, Torino, 1873.

Cesare Cantu' Compendio della Storia Universale, Giacomo Agnelli in Milano, 1874.

Rohrbacher  Storia Universale della Chiesa Cattolica, (tomi 16+3) Torino per Giacinto Marietti, 1874.

Roselly De Lorgue  Della Vita di Cristoforo Colombo, Prato per Ranieri Guasti, 1876.

Sanguineti Angelo se Cristoforo Colombo abbia studiato all'Università di Pavia, Genova, tip. G. Schenone, 1880.

Sanguineti Angelo Appendice alla Memoria ...., Genova, Schenone, 1880.
Sanguineti Angelo Ancora sulla Quistione ...., Genova, tip. dei Sordomuti, 1880.

Marcello Staglieno   Sulla casa abitata da Domenico Colombo, Genova, tip. sordo-muti, 1885.

Sanguineti Angelo A propos d'un Article .., Genova, stamperia dei sordo-muti, 1886.

Anton Giulio Barrili Orazione detta il 12 ott. 1892, Genova, tip. del R. Istituto dei Sordomuti, 1892.

Saonino Sabbazio (pseudonimo) Intorno alla Patria...., Tip. Bertolotto, Savona, 1892.

Carlo Merkel Ancora di alcuni studi intorno a Cristoforo Colombo, Torino, f.lli Bocca editori, 1894.

Andrea Marcello   Fonti Italiane per la storia della scoperta del nuovo mondo, coi tipi dei f. Visentini, Venezia, 1894.

Giuseppe Chinazzi  Dei parenti dell'anno e del luogo di nascita di Cristoforo Colombo, Genova, tip. A. Ciminago, 1895.

Gaultier de Claubry   Christophe Colomb, De Soye et Bouchet imprimeurs, Paris, seconda metà 800.

 

 

Fonti del Novecento:

Rinaldo Caddeo   Le Historie .... per D. Fernando Colombo suo figlio, Milano, Edizioni Alpes, 1930.

Rinaldo Caddeo  Giornale di bordo di Cristoforo Colombo, Valentino Bompiani, Milano, 1939.

Roberto Almagià   Commercianti, banchieri e armatori genovesi a Siviglia ...., G. Bardi, Roma, 1935.

Camillo Manfroni   Cristoforo Colombo , il grande Genovese e la modernissima critica, Roma, Tip. Riccardo Garroni per fratelli Treves, 1925.

Carlo Scotto sul luogo d'origine di Cristoforo Colombo, Genova, f.lli Waser, 1933.

Paolo Revelli   Il Genovese, Genova, Istituto Grafico Bertello, Borgo S. Dalmazzo (Cuneo), 1951.

Jacques Heers  Cristoforo Colombo , traduzione dal francese di Elina Klersy Imberciadori, Editore Rusconi Libri, Milano, Industrie Lito-Tipo Mario Ponzio, Pavia, finito di stampare nel gennaio 1983.

John H. Parry  La Conquista del Mare, traduzione di Maria Magrini, Bompiani gruppo editoriale, Milano, 1984.

Charcot Jean Baptiste   Cristoforo Colombo Marinaio, traduzione dal francese di Gino Doria del 1931, scritto nel 1927, edito da Giunti Martello, Firenze, 1982.

Olaf Höckmann  La navigazione nel mondo antico, traduzione di Manlio Pisu, edito da Garzanti, Milano, 1988.

Fernando Colombo  La vera storia di Cristoforo Colombo, (Apocrifo) di Claudio Asciuti, Flli Melita, Genova 1989.

Simon Wiesenthal  Operazione Nuovo Mondo, i motivi segreti del viaggio di Cristoforo Colombo verso le Indie, tradzione di Ubaldo Bernarda, Garzanti Editore, Milano, 1973, 1991.

Clio Alessandri  I Viaggi di Colombo , Mursia, Milano, 1991.

José Luiz Del Roio, Alfredo Luis Somoza , Colombo, Orsa Maggiore Editrice, stampato da LEGO, Vicenza, 1991.

Cesare De Lollis,  Cristoforo Colombo, Grafiche Bianca & Volta, Trucazzano (Milano), 1991.

Pietro Canepa  L'Altro Colombo , a cura del Comitato Colombiano Monferrino, tip. Battezzati, Valenza, 1992.

Roberta Pieraccioli  Hispaniola 1492 cronaca di un etnocidio, Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole (FI), 1992.

Edoardo Garello  Gli enigmi di Cristoforo Colombo, Gribaudo Editore, Cavallermaggiore, 1992.

Marianne Mahn-Lot  Cristoforo Colombo , traduzione di Maria Cristina Coello by Lucarini Editore, Tor Lupara di Mentana, 1992.

H. Freiherr Von Klöckler  Corso di Astrologia , traduzione e cura  di Mauro Merci, edizioni Mediterranee, Roma, 1979.

A. Cappelli  Dizionario di abbreviature latine ed italiane, con l'aggiunta di una studio sulla brachigrafia medioevale, per Ulrico Hoepli, 1990.

A. Cappelli  Cronologia e Calendario Perpetuo, tavole cronologico-sincrone e quadri sinottici, per Ulrico Hoepli, 1988.

 

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