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Pier Costanzo Brio- ASTROLOGIA POSITIVA di CRISTOFORO COLOMBO

La Firma di Colombo

 

Lo stesso Colombo descrive la sua firma, o meglio la sigla di famiglia, che i suoi discendenti ed eredi diretti dovranno usare dopo di lui. Ecco parte della traduzione, secondo Juan Gil e Consuelo Varela, del maggiorasco (22 febbraio 1498), traduzione palesemente errata:

"E dopo che avrà ereditato e sarà entrato in possesso di esso, firmi con la stessa firma che al presente uso, che è una ·X· con sopra una ·S· e una ·M· con sopra una ·A· romana, e sopra di essa una ·S· e ancora una ·Y· greca, con sopra una ·S· con tutte le linee e le virgole quale al presente vergo e risulta dalle mie firme, delle quali molte si troveranno e conforme a quella in calce alla presente.".

Occorre tenere presente che Colombo usava, dopo il punto, a significare troncatura, o lo stop della frase, una barra " / " , quindi nei suoi scritti è facile ritrovare il segno " ./ ", ovvero, con doppia barra " .// ", che non significa affatto "colon", ma semplicemente una troncatura: "punto e stop".



In figura 8 è visibile la riproduzione al calcolatore, della firma, diciamo media, di Cristoforo Colombo.

Come si vede, la parte superiore, il "sigillo" di questa firma, non corrisponde perfettamente alla descrizione, vuoi per difetto del traduttore, vuoi per motivo sintattico delle troncature ed abbreviazioni medioevali: infatti solo le S sono precedute e seguite dal punto.

La cosa riveste molta importanza, dal momento che una lettera preceduta e seguita dal punto, poteva avere significato ben diverso dalla stessa senza, o solo preceduta, o solo seguita dal punto.

Identico discorso per lo stile con cui la lettera era scritta: si spiegano in tal modo le precisazioni di Colombo "A romana, Y greca".

Ad esempio ·S· scritta con lo stile di Colombo, aveva il significato comune di Signore (Michele da Cuneo), Sanctus, ma anche signat, idem, ma con stile diverso, significava scilicet, mentre la sola S, senza punti, significava comunemente specialis.

La nostra regola è di supporre che uno scritto sia sempre veritiero, salvo il manifestarsi di una evidente prova contraria di maggiore affidabilita' (quasi impossibile).

Ora, le firme sicuramente autentiche di Colombo, sono tutte essenzialmente identiche alla figura 8.

Osservando detta figura, si nota bene che, salvo le S, non vi sono punti accanto alle altre lettere.

Quindi lo scritto è stato tradotto, o stampato, male.

 

 

L'esame paleografico

 

Effettuiamo ora una breve analisi paleografica della firma in oggetto che, come visto, si divide in due parti: la superiore, a forma di triangolo, poggiato sulle tre lettere XMY, ed una parte sottostante, con il nome, oppure semplicemente l'Ammiraglio.

La prima parte non è personale, ma assume il significato di siglatura famigliare, infatti, qualunque sia il nome del suo successore, dovrà firmarsi anteponendo alla seconda parte detto "sigillo di famiglia", che prende il posto del cognome, inesistente nella firma in oggetto.

particolare ingrandito della firma di Colombo

 

Notiamo poi che, nella seconda parte, la parola Ferens è troncata, infatti è seguita dal punto e dalla barra di troncatura. Detto punto è ben visibile in tutte le firme di questo tipo di Colombo, sicuramente autentiche, meno una, dove è appena percettibile, ma il documento risulta molto deteriorato.

Quindi FERENS, scritto non a caso in maiuscolo, è solo l'inizio di una parola più lunga, o piccola frase, troncata e seguita dallo stop, la barra, oppure la doppia barra.

A comprova di quanto detto, sono le lettere confidenziali, dove Colombo si firma semplicemente con la seconda parte.

Sul significato di Xpo, con la lineetta, non vi sono dubbi, significa certamente Cristo.

Faccio comunque notare che in alcune firme, la Xpo, con lineetta, è preceduta da due punti, :Xpo, e non Xpo: , ovvero seguita dai due punti, come sarebbe più logico per una lettura tipo Christus, od anche Christoforus.

La lettera X , da sola, poteva significare sia Christus che Christoforus, inoltre, specie se scritta con lo stile usato da Colombo, stava anche per scrupuli quinque.

Circa le lettere Y ed M, scritte ·Y·M·  (con punti) significavano Yesus Maria, la comune interpretazione.

Nel nostro caso, i punti mancano, e le lettere sono scambiate di posto, sebbene lo stile sia esatto. Quindi non è la sola interpretazione possibile, anzi pare proprio che Colombo la smentisca.

Le lettere A, X, M, Y, prese singolarmente potevano avere molti significati, ma nella firma-marchio di Colombo sono evidentemente legate fra di loro ed occupano posizioni spaziali ben definite.

La trinità è chiaramente rappresentata dalle tre S, con punti, poste a triangolo, lette come tre "santissimo".

All'epoca un riferimento tropo diretto alla trinità era sospetto, essendo tipico dei marrani, ovvero degli ebrei conversi: pericolo che cresceva a dismisura, e portava al rogo assicurato, se il sospettato era ricco e non aveva grandi e potenti protettori.

Si spiega in tal modo una necessità dell'ermetismo usato da Colombo, ma solo in piccola parte.

Per analogia possiamo interpretare le rimanenti lettere come il segno della croce:

A

X         Y

M

Ovvero

Altissimo

Cristo                      Gesù

Maria

ovvero

(Padre)

(Spirito)           (Santo)

 (Figlio di)

 

La chiave orizzontale viene interpretata dal Cappelli come:

Suplex Servus Altissimi Salvatoris Christi Mariae Joseph

Ma la firma tradotta "X·M·Y" presenta due punti, prima e dopo la M che non sono aderenti alla realtà, ovvero sono sempre assenti nella vera firma di Colombo, quindi la lettura del Cappelli è quantomeno dubbia.

 

Altra chiave di lettura è la verticale:

·S· X - ·S· A M - ·S· Y

Possiamo quindi sbizzarrirci nella possibile interpretazione religiosa:

Cristo, Ausiliatrice Maria, Gesù;

oppure più profana, ma piu' credibile:

le tre s puntate messe a triangolo

per grazia della trinità ,

la A

Ammiraglio del Mare oceano ,

la X

Cristo(foro)

la Y

Giuseppe

 

Giuseppe infatti pare essere un possibile secondo nome, confidenziale, di Cristoforo, come da alcune testimonianze coeve.

 

 

 

 La Cabala

 

Interessante è una interpretazione di tipo profano e numerico, dove Colombo nasconderebbe date cifre, dati araldici (armi) e forse il cognome degli avi nella sua sigla:

A poteva significare Avo, Armi (insegne araldiche)

M al tempo era usato per indicare Monferrato, Monumento, Memoria

X poteva anche stare per Denari, Sinodo, Decennale, Stima

Circa una interpretazione numerica:

Y valeva 150

A = 500

XM = 10000, ma anche 990.

Se seguiamo il senso di lettura, a croce, partendo dal petto, M, poi in alto,A, a destra,Y, a sinistra, X, si ottiene, numericamente MAYX = 1000+500+150+10 = 1660

Il 1660 era ritenuta la data della fine del mondo secondo l'interpretazione accettata da Colombo, degli scritti di Sant'Agostino.

Molte sono quindi le frasi , e relative ipotesi, che si possono costruire ma, al momento, non disponiamo dei parametri, necessari e sufficienti, per poter tentare ricostruzioni logiche ed affidabili scientificamente.

 

 

La seconda parte della firma

 

Passiamo ora ad esaminare la parte sottostante della firma.

Molte erano le troncature o sigle che potevano sicuramente essere interpretate come Cristoforo Colombo, invece, comunque si rigiri detta firma-sigla, di Colombo neppure l'ombra ed il Cristoforo è tutto da dimostrare.

Pura favola è quella che vuole vedere il Colombo nel segno ·/· detto anche colon. Questo segno, o non esiste, o è usato cone stop: in ogni caso la sua trasformazione in nome è assai poco credibile.

Secondo molti il nome Cristoforo sarebbe composto dalla sigla Xpo e dal FERENS, ovvero portatore di Cristo. Anche il figlio Fernando parrebbe avvalorare questa tesi, ma lo stesso autore ci dice pure che il nome Cristoforo è stato scelto da Colombo.

Abbiamo visto come FERENS·/ sia una sigla con troncatura medioevale, ora notiamo la strana analogia fra questa sigla ed altre analoghe, e parimenti misteriose, malgrado tutte le interpretazioni, quale la sigla FERT· dei Savoia.

La scritta in maiuscolo stava infatti, molto spesso, ad indicare una SIGLA, da intendersi come tale, e non tanto come parola.

Oggi "FIAT" ci richiama alla mente una automobile, o la nota fabbica di auto, e non il latino e la voce del verbo fare.

In modo del tutto analogo possiamo pensare che FERENS sia una sigla, ammettiamo pure con il significato di

"Colui che porta il carico del/al suo Signore",

e ci ritroviamo la perfetta definizione di un Nobile Corsaro, che aveva appunto il compito di farsi carico delle azioni e delle colpe del suo Signore, agire per lui, portarlo alla sponda desiderata, rimettergli tutto, in cambio del solo compenso pattuito.

Nel contempo rimane valida l'interpretazione mistica, cara ai puristi, come

"esecutore delle volontà divine",

ma certo non del fatto che il nome originale di Colombo sia effettivamente Cristoforo.

Nessuna interpretazione della firma di Colombo è certa, ma sicuramente sono errate molte ipotesi sulla medesima, basate su forzature e grossolani, evidenti, errori.

 

 

Un evidente falso purista

 

L'analisi effettuata ci permette, se non altro, di riconoscere i falsi, che non rispettano le precise regole dettate da Colombo.

Come esempio di critica positiva, analizziamo la presunta firma (Tavola sotto) che compare sul famoso

foglio con disegno allegorico,

 

annesso al Codice dei privilegi, creduto da vari puristi un autografo di Colombo, tanto da essere preso ad esempio.

Al contrario questa firma è sicuramente una riproduzione infatti:

Non corrisponde la punteggiatura .s.

Xpo appare tutto maiuscolo e sotto la lineetta

FERENS è attaccato ad XPO ovvero

XPOFERENS appare come una unica parola

a chiusura è il simbolo colon ·//· (due punti e due aste)

La grafia della frase di commento non è di Colombo

 

In conclusione, la firma che compare sul foglio in esame è sicuramente falsa; si tratta di una ricostruzione distorta da preconcetti tipici della tesi purista, probabilmente non fatta con intenzione apocrifa, ma a titolo di esempio, come indica la frase di commento:

"Segno con che Cristoforo Colombo segnava o sottoscriveva le sue scritte",

di evidente grafia non colombiana.

 

Rammento che, contrariamente a quanto da alcuni asserito, Colombo conosceva certamente la lingua volgare italiana, come ci provano alcune postille autografe, personali e confidenziali:

quindi non è affatto vero che "non disporremmo di un sol rigo di pugno dell'Ammiraglio in lingua italiana".

Citazione ovviamente Purista d.o.c.

 

 

Gli assurdi puristi

 

Tutto questo notevole lavoro di logica ed occultismo medioevale sarebbe opera, secondo i famigerati puristi, di un

povero, umile, ignorantello,

romantico anzi tempo,

idiota (parola di Juan Gil),

dromomane (parola di Elena Longhi),

che riceve la grazia direttamente dal Padreterno (parola del Roselly),

e più per fortuna che per calcolo scopre,

senza rendersene conto,

grazie alla rosa dei venti che teneva nel cervello (parola del Parry),

una nuova terra, sbagliando tutto

e rubando il mestiere ai suoi ufficiali (parola di puristi).

 

Al contrario,

viene ancora una volta evidenziata e confermata la figura umana di un

nobile e temuto corsaro,

con tutti i suoi difetti, ma con tanto genio e tanta determinazione:

cosciente e geloso della sua scienza,

caparbio e vittimista,

terribile ma saggio,

esoso e nel contempo generoso,

un uomo del medioevo, che faticosamente esce dal medioevo,

e, quello che più importa, indica la porta di uscita a tutta l'umanità. Non a caso la data della scoperta è stata fatta coincidere con la data di inizio del rinascimento, con la caduta dei bigotti tabù della mente, che proseguono ancora oggi.

Purtroppo, con il medioevo, si sono persi pure molti innegabili valori di antica liberta', saggezza cultura ed esperienza.



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